Il Museo come strumento di attivazione culturale ed educativa

L’esperienza del “Museo in Trasferta”

Che cosa è un museo?
Icom* lo definisce così: istituzione permanente senza scopo di lucro, al servizio della società, del suo sviluppo, aperta al pubblico, che effettua ricerche sulle testimonianze materiali ed immateriali dell’uomo e del suo ambiente, le acquisisce, le conserva, le comunica e specificatamente le espone per scopi di studio, educazione e diletto. *International Council of Museums

Andare oltre: il museo come attivatore di opportunità
Il museo deve andare, però, oltre l’essere un luogo di memoria e custodia. Deve essere al servizio della società, utile per lo sviluppo cognitivo dei visitatori. Deve poter innescare nelle persone l’abitudine di poter accedere e vivere lo spazio museale come spazio personale, di relazione.
La persona, di fatto, attraverso la fruizione del museo, accresce le proprie conoscenze e le proprie capacità empatiche, le quali, a loro volta, impattano positivamente sulla società, anche su coloro che non sono soliti frequentare i luoghi della cultura. Il valore del consumo culturale viene così amplificato, rivestendo un ruolo sociale complessivamente superiore a quello che riveste limitatamente al singolo.
Il museo ricopre, dunque, per la nostra società un ruolo fondamentale. E’ testimone del tempo passato e ha il dovere di stimolare la sfera emotiva delle persone: chi si reca a visitare un museo o una mostra, di fatto, decide di spendere parte del proprio tempo libero in un’esperienza di fuga dalla realtà. Il visitatore ricercherà infatti un coinvolgimento emotivo nell’opera esposta che diventerà per lui strumento di esplorazione anche introspettiva e ricerca di novità ed emozioni.

Il Lascito Cuneo in Val Fontanabuona
L’esigenza di raccogliere e collezionare è propria della specie umana ed è radicata negli individui fin dalle epoche più antiche e i musei, oggi, ne sono una precisa testimonianza ed un bene per la comunità.
Donare, inoltre, è dare una testimonianza d’amore per l’arte, un contributo prezioso alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, un atto di generosità nei confronti della comunità stessa.

E’ così che probabilmente è nato il “Lascito Cuneo”, un piccolo museo locale che raccoglie manufatti e aneddoti della famiglia Cuneo e della Valle Fontanabuona presso Calvari (Ge).
Il Museo occupa una parte di un palazzo donato al Comune di San Colombano Certenoli nel 1905 dalla famiglia Cuneo e ospita la “Sala ricordi”, che conserva arredi, oggetti e libri della famiglia, fra cui il raro volume della vita di Cristoforo Colombo scritta dal figlio Fernando, edito a Venezia nel 1571.
Vi è inoltre una seconda sala che riproduce un antico laboratorio da calzolaio, con attrezzature e materiali originali e una terza dedicata alla bottega, con arredi e oggetti di un’antica bottega locale. All’esterno, inoltre, si trovano macchine e attrezzature agricole ed enologiche.

Oggetti interessanti, colmi di storie da poter assaporare, ma quanto fruite?

La ricerca sociale di M. Falk e T. Kantz-Gerro (2015)* sostiene che “un’elevata partecipazione alle attività extradomestiche (musei, gallerie d’arte, siti storici …) è positivamente influenzata dal livello di istruzione e dal reddito pro-capite […]” ma è anche vero che il livello di istruzione influenzi più dell’aspetto economico perché certe prassi culturali non si possono comprare. Inoltre è bene ricordare che molti bambini e giovani riescono ad accedere ad attività di questo genere solo grazie al ruolo che investe la scuola in questi processi.

L’esperienza del “Museo in Trasferta”
E’ qui che si innesta “Il Museo in Trasferta” sfida attivata da Il Sentiero di Arianna attraverso il Progetto Movi-menti sostenuto da Con i Bambini attraverso fondi a contrasto della povertà educativa.
Nel 2022 sono stati realizzati presso il Lascito Cuneo n.8 esperienze di avvicinamento al patrimonio culturale locale, di Genova e all’audace esperienza Olivetti per promuovere l’approccio STEM attraverso un museo extra-regionale.

  • Museo Archeologico Nazionale di Chiavari
    La moda dei Tigullii.
    Laboratorio alla scoperta dell’abbigliamento degli antichi Liguri Tigullii dell’Età del Ferro.
  • MuSel. Museo Archeologico e della città di Sestri Levante
    Vita quotidiana a bordo.
    La straordinaria avventura della navigazione antica nel Mediterraneo all’epoca dei Romani. Un emozionante viaggio attraverso i secoli alla scoperta della vita a bordo delle imbarcazioni, tra i reperti archeologici ritrovati nelle acque del Golfo del Tigullio. La vita a bordo, l’equipaggio, le mansioni, come si passava il tempo libero, i problemi dovuti all’alimentazione di bordo.  Al termine dell’approfondimento i piccoli “marinai” saranno coinvolti in un gioco di ruolo a bordo di una galea immaginaria.
  • MuSel. Museo Archeologico e della città di Sestri Levante
    Ad ognuno il suo gioiello.
    Un laboratorio per imparare a fare dei veri gioielli marini, come quelli sfoggiati dai più antichi abitanti della Liguria.
  • MuCast. Museo Archeominerario di Masso
    Le ILlimitate georisorse.
    Un laboratorio per riflettere sull’importanza delle risorse a nostra disposizione e di come sia necessario prendersi cura del nostro pianeta.
  • Museo della Storia del Genoa CFC di Genova
    Mens sana in corpore sano.
    Grazie ad esperimenti scientifici scopriamo come è composto il cibo, cosa serve al nostro corpo per affrontare sforzi come una partita di calcio e quali sono gli alimenti corretti e sostenibili in una dieta.
  • Museo Civico di Storia Naturale “Giacomo Doria” di Genova
    La biodiversità della Liguria.
    In questo laboratorio avremo a disposizione un piccolo “bosco” dove cercare, riconoscere e studiare le tracce degli animali. Grazie alla manipolazione di alcuni reperti del museo scopriamo la biodiversità della nostra regione.
  • BiblioMuseo Lascito Cuneo di Calvari
    Lascito Cuneo. Il mio Museo.
    I bambini e le bambine dell’Istituto Comprensivo di Cicagna (Primaria Calvari) presentano all’Amministrazione del Comune di San Colombano Certenoli i risultati dei laboratori del progetto Movi-menti. Opinioni, idee ed istanze per un Museo a prova di bambini.
  • Laboratorio Museo Tecnologic@mente di Ivrea – Fondazione Natale Capellaro
    Conoscere Olivetti leggendo e giocando con le story map Unesco.
    Laboratorio creativo di lettura e pittura per conoscere la storia di Adriano Olivetti, la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere, la calcolatrice meccanica più veloce al mondo e il primo personal computer da tavolo. Direttamente da Ivrea, città industriale del XX secolo.

Formatori, video, materiali ed artefatti museali (dalle vipere sotto alcool alle ossa di rari animali) si sono spostati dalle loro sedi per intraprendere un suggestivo viaggio (fisico) tale da offrire alle famiglie la scoperta delle “bellezze” senza muovere un passo, ma non per questo rinunciando alla possibilità di un’immersione autentica. Vere e proprie esperienze performative capaci di stimolare bambini, genitori e nonni per vivere insieme la meraviglia della scoperta.
Per rafforzare l’esperienza e mettere in rete e in gioco il territorio, si sono ovviamente coinvolte anche la scuola e la cittadinanza, attraverso un percorso di scoperta del “Lascito Cuneo”, un’analisi a misura di bambino, nonché la messa in campo di nuove idee per rendere il museo più fruibile.
Il Lascito Cuneo, sostiene Stefano Aliquò referente del progetto Movi-menti per la Liguria, diviene così “un dono per le famiglie che vivono nella Fontanabuona, un riferimento didattico anche per la scuola (l’IC Cicagna plesso Calvari si trova a un attraversamento di strada) e una possibilità di coinvolgimento attivo dei suoi fruitori: i bambini e le famiglie”.

Il progetto Movi-menti

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